[Recensione programmi PCT gratuiti] Principe PCT – puntata 22. Deposito istanza liquidazione giudiziale – Nuovo codice della crisi d’impresa

In questa guida n. 22 dedicata a Principe PCT, prodotto informatico della LegaliOnLine vedremo come depositare una istanza di liquidazione giudiziale, secondo il nuovo Codice della Crisi d’Impresa. Se non si dispone ancora di una copia di Principe PCT CLICCARE QUI.

PREMESSA. Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa

E’ stata una riforma fortemente voluta dal legislatore europeo sia con il Regolamento 2015/848 che con la Raccomandazione 135/2014, introduttive di importanti principi in materia di insolvenza, tra cui figurano a) l’emersione immediata della crisi con conseguente opportunità di ristrutturazione preventiva, e b) l’offerta, ovviamente riservata al debitore, di una ‘seconda opportunità o chance’ per continuare ad esercitare l’attività d’impresa. Lo scopo è quello di considerare il rischio in negativo dell’attività aziendale come normale e recuperabile, mediante la previsione di strumenti per la risoluzione bonaria e concordata di ogni crisi, riservando, all’istituto del fallimento, che oggi prende il nome di LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE, solo i casi più gravi.

In quest’ottica viene concepito il Codice della Crisi che, sebbene nato con il DGLS n. 14 del 12/1/2019 è solo di recente (15/7/22) entrato in vigore, anche se incompleto in alcune previsioni, demandate a fonti secondarie ancora non pubblicate.

IL PROCEDIMENTO UNITARIO (PU). Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa

Debutta, con il Codice della Crisi, il c.d. procedimento unitario (CCPU) per l’accesso agli strumenti di regolazione della crisi, nel quale confluiscono sia gli strumenti di regolazione della crisi veri e propri come ‘le misure, gli accordi e le procedure volti al risanamento dell’impresa attraverso la modifica della composizione, dello stato o della struttura delle sue attivita’ e passivita’ o del capitale, oppure volti alla liquidazione del patrimonio o delle attivita’ che, a richiesta del debitore, possono essere preceduti dalla composizione negoziata della crisi (v. art. 2 comma 1 lettera m bis) – che tutti gli altri strumenti finalizzati alla liquidazione del patrimonio o delle attività, oltre alla procedura di liquidazione giudiziale o controllata del sovraindebitato, ex art. 7 del CCII.

Senza dilungarci troppo sulla teoria, in questa sede è opportuno precisare che il Ministero della Giustizia, per ultimo in data 30/7/21 (v. https://pst.giustizia.it/PST/resources/cms/documents/modifiche_depositi_telematici_20210803.pdf – aggiungendo opportune note per le software house qui https://pst.giustizia.it/PST/resources/cms/documents/Note_per_le_software_house_versioni_aggiornate_1.pdf), ha pubblicato le specifiche dei nuovi atti telematici relativi al SIECIC registro concorsuale, introducendo la nuova tipologia “RiferimentoProcedimentoConc” nel quale viene previsto un nuovo livello di numerazione dei fascicoli con l’introduzione del campo “numeroCCI“, che rende possibile il deposito, senza errori, sia di procedimenti ‘pre riforma’, che delle seguenti nuove casistiche ‘post riforma’: 3) deposito preesistente o nuovo su fascicoli nuovi riti con indicazione del numero procedimento unitario; 4) deposito preesistente o nuovo su fascicoli nuovi riti con indicazione del numero procedimento unitario e relativo sub; 5) deposito preesistente o nuovo su fascicoli riti con indicazione del numero procedimento unitario e relativo numeroCCI; 6) deposito preesistente o nuovo su fascicoli nuovi riti con indicazione del numero procedimento unitario e relativo numeroCCI e relativo sub.

GUIDA AL DEPOSITO CON PRINCIPE PCT. Il nuovo Codice della Crisi d’Impresa

I programmatori di Principe PCT si sono subito adeguati alle nuove direttive, mettendo a disposizione degli utenti le nuove specifiche atte a consentire il deposito degli atti ‘post riforma’. In questa sede tratteremo il deposito di un RICORSO PER LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE secondo il nuovo Codice della Crisi (CCI) in Procedimento Unico (PU).

Dopo avere aperto Principe PCT, selezionare dal menu ESITO DEPOSITI/NOTIFICHE la voce NUOVO DEPOSITO/NOTIFICHE. Nella relativa finestra di popup selezionare, se si tratta di nuovo procedimento, la voce ISCRIZIONE A RUOLO (ovvero ATTO IN CORSO DI CAUSA, se l’atto da depositare è endoprocedimentale). Nel caso di prima iscrizione a ruolo, non sarà compilabile il campo numero di ruolo e sub (v. figura in basso). Completare l’inserimento compilando tutti i campi mediante indicazione del nominativo del cliente, delle controparti e relativi dati opzionali (inserimento in faldone, tariffario applicabile, ecc).


Completato l’inserimento dati nel pop up principale, si aprirà la maschera di completamento del deposito. E’ importante selezionare il procedimento unitario (PU) e far coincidere il Codice Oggetto (Ricorso per liquidazione giudiziale) con il Rito (ricorso per liquidazione giudiziale PU). Sarà opportuno, poi, inserire, negli appositi campi, il ricorso principale e la procura alle liti (la nota di iscrizione è generata in automatico), gli allegati (nel TAB Allegati), gli estremi delle parti, ma non quello dell’avvocato (destinato alla indicazione dell’avvocato del debitore, allo stato mancante). Per come noto il programa consente il calcolo automatico del contributo unificato e la generazione del modello F24 per il pagamento del contributo con modalità diversa da PagoPA. La dimensione della busta è controllata in automatico, con la creazione di depositi complementari, in caso di superamento del limite consentito dalle specifiche tecniche (30Mb). Non compilare il campo Numero CCI che serve solo per eseguire i successivi depositi (e quindi non il primo) sullo stesso fascicolo unitario. Dopo avere inserito tutti i dati cliccare su VERIFICA per consentire al programma il controllo sulla regolarità del deposito, prima dell’invio (v. figura che segue)


Dopo avere verificato la regolarità della busta, cliccare sul tasto INVIA e Principe PCT trasformerà gli eventuali file word allegati nel formato PDF, provvedendo alla sottoscrizione digitale degli allegati che lo richiedono, con formazione ed invio della busta. In caso di errori o ripensamento, è sempre possibile interrompere il processo. Una finestra di popup avviserà l’utente dell’avvenuto deposito della busta, con i relativi esiti.


La procedura è pressoché simile per il deposito di atto endoprocedimentale: ovviamente sarà necessario, 1) nella prima schermata (v. prima figura) selezionare la voce ATTO IN CORSO DI CAUSA ed inserire il numero del procedimento; 2) inserire il numero di CCI nella seconda schermata (foto n. 2).


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About Michele Iapicca 315 Articoli
Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Messina nel 2001. Ha svolto la pratica forense presso lo Studio Legale Provenzano in Cosenza, conseguendo l’abilitazione nel 2003. E’ iscritto all’albo dei Conciliatori presso la Camera di Commercio di Cosenza ed è attualmente Conciliatore presso lo stesso Ente. E’, altresì, iscritto nell’albo degli Arbitri presso la Camera Arbitrale ‘C. Mortati’ della CCIAA di Cosenza. Il suo nominativo è presente sia nell’albo dei difensori di ufficio che in quello del gratuito patrocinio per i non abbienti (nella sezione diritto civile). Si occupa prevalentemente di processo telematico, diritto civile, fallimentare, separazioni e divorzi, appalti, infortunistica in generale, recupero crediti ed esecuzioni, diritto tributario, consulenza specialistica ad imprese.