Reddito ultima istanza: come depositare l’istanza a Cassa Forense

E’ stato da poco pubblicato il Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020 che fissa le modalità di attribuzione dell’indennità, prevista dal Decreto “Cura Italia” a valere sul Fondo per il reddito di ultima istanza, in favore dei lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria danneggiati dalla situazione epidemiologica da Covid-19.

Il Decreto stabilisce che il sostegno al reddito sarà riconosciuto ai lavoratori che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro o, ai lavoratori che abbiano percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020, rispetto allo stesso reddito del primo trimestre 2019, sempre a causa del Coronavirus.

L’indennità, fissata in € 600,00 per il mese di marzo, deve essere chiesta direttamente alla cassa di previdenza a cui appartiene il professionista e, nel nostro caso, quindi, a Cassa Forense.

Le domande SI PRESENTANO SOLO IN VIA TELEMATICA (ogni altra forma di richiesta è esclusa) e NON SERVONO certificati di iscrizione ad ordine e cassa MA SOLO UNA SCANSIONE FRONTE RETRO (su due files pdf separati) di 1) DOCUMENTO di identità valido e 2) CODICE FISCALE.

Non serve essere in possesso della c.d. continuità contributiva.


Reddito ultima istanza: come depositare la domanda telematica

1) E’ necessario disporre di:

  1. una scansione FRONTE RETRO (su due file separati) di a) DOCUMENTO identità valido e b) CODICE FISCALE. N.B. i file non devono ‘pesare’ più di 3 MB!!!;
  2. il vostro IBAN sul quale chiedere l’accredito dell’indennità;
  3. un po’ di pazienza perché l’accesso non è semplice, visto l’elevato numero di domande. Se durante l’inserimento delle informazioni, il sito risultasse irraggiungibile, basterà un clic sul pulsante AGGIORNA del browser (oppure F5), senza chiudere la finestra (altrimenti si rischia di dover ripetere l’inserimento).

2) Collegarsi al sito www.cassaforense.it e cliccare su posizione personale, inserendo, quando richiesto, il CODICE MECCANOGRAFICO e la PASSWORD di accesso alla Cassa

Reddito ultima istanza: come depositare

Si aprirà la vostra dashboard personale. Basta cliccare su REDDITO ULTIMA ISTANZA per procedere con la redazione della domanda.

Reddito ultima istanza: come depositare

3) Selezionare la fascia di reddito di appartenenza – redditi anno 2018 – (fino a 35.000 euro non serve – anche se ‘richiesta’ – l’attestazione di avere subito un ‘calo di reddito nei primi 3 mesi del 2020’; tra i 35mila ed i 50mila euro si dovrebbe certificare la perdita di reddito, per come previsto dal decreto Cura Italia)

Reddito ultima istanza: come depositare

4) In questa schermata si dovranno ‘flaggare’ tutte le caselle per procedere oltre (pulsante PROSEGUI). Ovviamente se il dichiarante non è in possesso di alcuni di questi requisiti non potrà procedere con il deposito della domanda.

Reddito ultima istanza: come depositare

5) alla schermata di riepilogo dei dati personali, cliccare su PROSEGUI se i dati sono esatti. A questo punto non resta che inserire l’IBAN (freccia 1), e fare l’upload (possibilmente uno per volta) dei due file contenenti la scansione fronte retro del documento di identità (freccia 2) e del codice fiscale (freccia 3). Infine, cliccare su PROSEGUI.

Reddito ultima istanza: come depositare

6) se l’upload è avvenuto senza problemi, apparirà una schermata di conferma per la TRASMISSIONE della istanza. Ovviamente basta un clic su TRASMETTI per procedere. Per stampare (o salvare) una copia dell’istanza telematica occorre cliccare su RICEVUTA.

In bocca al lupo!

About Michele Iapicca 315 Articoli
Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Messina nel 2001. Ha svolto la pratica forense presso lo Studio Legale Provenzano in Cosenza, conseguendo l’abilitazione nel 2003. E’ iscritto all’albo dei Conciliatori presso la Camera di Commercio di Cosenza ed è attualmente Conciliatore presso lo stesso Ente. E’, altresì, iscritto nell’albo degli Arbitri presso la Camera Arbitrale ‘C. Mortati’ della CCIAA di Cosenza. Il suo nominativo è presente sia nell’albo dei difensori di ufficio che in quello del gratuito patrocinio per i non abbienti (nella sezione diritto civile). Si occupa prevalentemente di processo telematico, diritto civile, fallimentare, separazioni e divorzi, appalti, infortunistica in generale, recupero crediti ed esecuzioni, diritto tributario, consulenza specialistica ad imprese.