La stazione spaziale cinese cade sui server del Ministero: dati PCT a rischio
LA STAZIONE spaziale cinese Tiangong 1 alla fine è caduta con qualche ora di anticipo.
Ruotando e oscillando in modo irregolare, il rottame spaziale ha subito un’accelerazione che ne ha anticipato l’impatto al suolo.
Uno dei frammenti più resistenti, in lega di titanio, tra l’altro contenente del propellente, è caduto in Sicilia (a Messina) finendo sul palazzo al cui interno sono ubicati i server del Ministero della Giustizia, destinati al backup dei dati PCT, in quel momento non occupato da dipendenti, visto il periodo di festa.
Sul posto sono giunti immediatamente i Vigili del Fuoco, già allertati sin dalle prime ore del mattino dagli scienziati dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) che attraverso i radiotelescopi della “Croce del Nord” di Bologna, del “Sardinia Radio Telescope di San Basilio in Sardegna e dei radar del Poligono del Salto di Quirra a Cagliari, avevano notato la particolare inclinazione assunta dal rottame a 120km dal suolo, che ne ha causato l’esplosione e la conseguente rottura in diversi pezzi, poi caduti in diverse parti dell’emisfero sud.
Purtroppo la velocità dell’impatto sul suolo isolano ha dapprima causato il collasso dell’edificio e poi un forte incendio che, alimentato dal propellente presente nel pezzo caduto, ancora non è stato domato.
In una nota di qualche minuto fa, il portavoce del Ministero (ancora senza Ministro) dott. Guido Lastronave, ha dichiarato che a causa del grave incidente probabilmente il PCT subirà una grave e lunga interruzione.
Milioni sono i fascicoli telematici andati in fumo…
Ovviamente se fosse vero, sarebbe una tragedia, perché… E’ SOLO UN ALTRO PESCE D’APRILE.
(quello dello scorso anno è stato da infarto… https://www.iapicca.com/2017/04/01/nulle-tutte-le-notifiche-a-mezzo-pec/