L’Unione Nazionale Giudici di Pace ha proclamato cinque giorni di sciopero nazionale, dal 29 settembre al 3 ottobre prossimi, e la prosecuzione delle azioni di protesta nel caso in cui non si modifichi e chiarisca la posizione del Ministero della Giustizia sulla riforma della magistratura di pace.
Questa è la reazione dell’UNAGiPa contro i «recenti provvedimenti annunciati dal Governo, che tendono alla mera rottamazione della domanda di giustizia, accrescendo i costi ed i tempi della definizione dei processi con la prescrizione di fasi di conciliazione obbligatoria e di negoziazione assistita».
Questo è il comunicato stampa ieri diffuso sui canali ufficiali:
A tutti i giudici di pace
SCIOPERO NAZIONALE DEI GIUDICI DI PACE DAL 29 SETTEMBRE AL 3 OTTOBRE
Stamane a Roma si è tenuto un incontro dell’Esecutivo Nazionale Unagipa con il Presidente Nazionale, il Segretario Generale ed il Presidente Onorario.
Si è preso atto di quanto segue:
– l’incontro con il Ministro Orlando ha avuto un esito completamente insoddisfacente ed ha costituito un clamoroso passo indietro rispetto all’incontro di luglio, già deludente, con particolare riferimento;
a) alla durata del rapporto (il Ministro si è rimangiato la parola sul raggiungimento dell’età pensionabile per i più giovani),
b) ai compensi (è prevista l’invarianza finanziaria pur in costanza di un aumento di organici, anche per far fronte alle necessità dell’ufficio del processo), laddove il Ministro aveva a suo tempo dichiarato di aver sentito il MEF che gli aveva garantito l’esistenza di copertura della spesa preventivata nel documento rivendicativo unitario (da noi calcolata intorno ai 50.000 euro l’anno in media per magistrato);
c) alla tutela previdenziale (attualmente esclusa nel testo ufficiale, salvo copertura da parte del MEF, ma con la precisazione del Ministro che tale copertura verrebbe comunque scalata dagli stanziamenti, già miseri, destinati al pagamento dei compensi dei giudici di pace):
– il momento è di una gravità che non ha precedenti dall’istituzione del Giudice di pace, con un ddl di riforma integralmente deleterio e già approvato dal Consiglio dei Ministri e la paventata ipotesi, manifestata dal Ministro, che tale testo possa essere integralmente trasposto all’interno del recente d.l. sulla giustizia in sede di sua conversione in legge;
– non è stato possibile raggiungere un accordo con le altre sigle dei gdp, malgrado i reiterati tentativi posti in essere in questi giorni;
– ogni ulteriore indugio sarebbe definitivamente pregiudizievole degli interessi della categoria e della dignità della funzione del giudice di pace, ridotta a mansioni meramente ancillari della magistratura professionale.
Per tali motivi, in esecuzione del mandato ricevuto dal Direttivo il 4 settembre scorso, è stata deliberata, all’unanimità, la proclamazione dello sciopero nazionale dei giudici di pace nella settimana che va dal 29 settembre al 3 ottobre 2014.
In questi giorni continueremo ad attivarci per coinvolgere anche le altre organizzazioni dei gdp nell’adesione allo sciopero.
Alberto Rossi (Segretario Generale)
Mariaflora Di Giovanni (Presidente Nazionale)
Gabriele Longo (Presidente Onorario)