Da pochi minuti, sul web circola la notizia di una decisione della Corte costituzionale sulla questione Media-Conciliazione.
Tutto questo, ovviamente, avviene nel totale silenzio dei media (e soprattutto degli istituti di conciliazione).
In un comunicato stampa diffuso da poche ore (http://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_mediazione.doc), si legge che: «La Corte costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del d.lgs. 4 marzo 2010, n.28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione».
La Corte, in altri termini, ha dichiarato la illegittimità delle norme che hanno introdotto la conciliazione nelle controversie civili e commerciali, per ECCESSO DI DELEGA. L’eccesso, ovviamente, riguarda quella parte del decreto che prevede il carattere obbligatorio della mediazione.
La battaglia è quindi finita in favore degli avvocati: la mediazione civile non sarà più condizione di procedibilità per alcuni giudizi civili.
Si ricorda che la questione di legittimità costituzionale era stata sollevata dal Tar Lazio, con l’ordinanza di rinvio del 12 aprile 2011, proprio riguardo l’obbligatorietà del procedimento di mediazione civile.
La conseguenza pratica di questa decisione sarà, ovviamente, il totale abbandono della procedura media-conciliativa.
Purtroppo, la decisione arriva solo dopo che migliaia di persone hanno investito tempo e danaro nella mediazione… sono felice per la decisione, ma comprendo la posizione degli istituti di conciliazione e di chi ha speso ed investito tutto nell’istituto.
In Italia l’unica certezza, è l’incertezza.
un parlamento dove una parte è censurata, può fare leggi a norma di costituzione? qualche dubbio mi viene.
Anche a me vengono tanti dubbi…