Dal I° gennaio 2012 nuovi aumenti del contributo unificato.

Lo stabilisce l’art. 13 T.U. Spese di Giustizia (DPR 115/2002), come modificato dal D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla L. 15 luglio 2011, n. 111 “Comma 1-bis.
L’articolo in questione recita: Il contributo di cui al comma 1 è aumentato della metà per i giudizi di impugnazione (appelli) ed è raddoppiato per i processi innanzi alla Corte di Cassazione“.
Ad esempio il solo contributo unificato per un appello del valore di 29.000 euro costerà 225 euro in più passando dai precedenti 450 euro a 675 euro.
Per un ricorso in cassazione dello stesso valore il cittadino dovrà sborsare 450 euro in più, passando dai precedenti 450 a 900 euro.
E non dimentichiamo poi che per i ricorsi in Cassazione (dal 4 luglio 2009), oltre al contributo unificato, è prevista anche un’imposta fissa aggiuntiva di 168 euro.
Un’altra novità riguarda anche le domande riconvenzionali.
L’Art. 14 comma 3 del DPR 115/2002, dispone: “La parte di cui al comma 1 (v. sotto **), quando modifica la domanda o propone domanda riconvenzionale o formula chiamata in causa, cui consegue l’aumento del valore della causa, è tenuta a farne espressa dichiarazione e a procedere al contestuale pagamento integrativo.
Le altre parti, quando modificano la domanda o propongono domanda riconvenzionale o formulano chiamata in causa o svolgono intervento autonomo, sono tenute a farne espressa dichiarazione e a procedere al contestuale pagamento di un autonomo contributo unificato, determinato in base al valore della domanda proposta”.
(**) Comma 1: “La parte che per prima si costituisce in giudizio, che deposita il ricorso introduttivo, ovvero che, nei processi esecutivi di espropriazione forzata, fa istanza per l’assegnazione o la vendita dei beni pignorati, è tenuta al pagamento contestuale del contributo unificato.
Fonte Studio Andreani

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Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Messina nel 2001. Ha svolto la pratica forense presso lo Studio Legale Provenzano in Cosenza, conseguendo l’abilitazione nel 2003. E’ iscritto all’albo dei Conciliatori presso la Camera di Commercio di Cosenza ed è attualmente Conciliatore presso lo stesso Ente. E’, altresì, iscritto nell’albo degli Arbitri presso la Camera Arbitrale ‘C. Mortati’ della CCIAA di Cosenza. Il suo nominativo è presente sia nell’albo dei difensori di ufficio che in quello del gratuito patrocinio per i non abbienti (nella sezione diritto civile). Si occupa prevalentemente di processo telematico, diritto civile, fallimentare, separazioni e divorzi, appalti, infortunistica in generale, recupero crediti ed esecuzioni, diritto tributario, consulenza specialistica ad imprese.

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